ARRIVANO I NOSTRI


La notizia Φ di quelle sconvolgenti: in Aprile del 1994 uscirα il nuovo album dei Pink Floyd ed in settembre il gruppo tornerα a suonare in Italia, ben cinque anni dopo la storica esibizione di Venezia. I Pink Floyd si esibiranno il 13 settembre allo Stadio delle Alpi di Torino, il 15 settembre allo Stadio Friuli di Udine, il 17 settembre nellÆarena della Festa dellÆUnitα di Modena ed il 20 settembre a Roma, quasi certamente allÆIppodromo di Tor di Valle. Ma veniamo ai fatti. Marted∞ 30 novembre sono stato invitato, insieme agli esponenti delle maggiori testate nazionali, nello showroom dello sponsor italiano del tour, una nota ditta di maglieria, per assistere, via satellite, alla conferenza stampa che, in quel momento, i Pink Floyd stavano tenendo a Londra, davanti a poche decine di fortunati giornalisti. LÆinizio Φ il momento pi∙ difficile. David Gilmour, Nick Mason, Rick Wright sono seduti sotto un drappo con la scritta ôPink Floydö e sembrano, con il loro aspetto tranquillo e pacioso, tre cinquantenni qualsiasi, anonimi impiegati della media borghesia inglese. Sono schierati davanti ad unÆaudience muta e rinunciataria che sembra quasi timorosa di rivolgersi a loro. Quando il silenzio sta diventando imbarazzante, finalmente qualcuno si decide.

╖ Che disco sarα il prossimo dei Pink Floyd?

Gilmour: ôSarα qualcosa che non abbiamo mai fatto prima. EÆ difficile descriverlo: sarα una sorpresa. LÆalbum uscirα in aprile ed al momento non siamo in grado di fornire alcun particolare . Del resto, non amo descrivere a parole la nostra musica. Va ascoltataö. Wright: ôStavolta abbiamo catturato qualcosa di inedito, una musica che non avevamo mai fatto primaö.

╖ Come mai fate un album ogni cinque anni?

Gilmour: ôPerchΘ siamo pigri. E poi un disco allÆanno non lÆabbiamo mai fatto, neanche quando eravamo pi∙ giovaniö.

╖ Come sarα il vostro nuovo spettacolo?

Mason: ôSarα imperniato non solo sul nuovo album, ma anche sui brani storici di tutto lÆarchivio dei Pink Floydö.

╖ Parlateci del vostro tour.

Gilmour: ôEÆ ancora troppo presto per dirvi come saranno i nostri nuovi show; mancano molti mesi e ci stiamo ancora lavorando. Sarα qualcosa di assolutamente diverso dal solito, ma non chiedeteci i particolari, perchΘ Φ una sorpresa. Inizieremo in America a fine marzo, precisamente dal Texas, dove rifiniremo i particolari dello spettacolo, per approdare in Europa a fine estate (prima data il 22 luglio a Lisbona). Riguardo allo spettacolo abbiamo idee ogni giorno, anche inusuali. Scriviamo continuamente anche brevi sceneggiature che vorremmo inserire nello show. La tecnologia? Non Φ tutto. Neanche per noi. Comunque, sarα il nostro live show supremo. Sarα un punto dÆincontro tra tecnica cinematografica e concerto vero e proprio, con un buon numero di sorprese concettuali e visiveö.

╖ In questo tour Wright si cimenterα come membro ufficiale dei Pink Floyd o solo come session-man?

Wright: ôSono tornato per sempre. Dar≥ il mio contributo per restituire ai Pink Floyd quel suono che li ha sempre caratterizzati. Non sono pi∙ pagato alla settimana; siamo ridiventati sociö.

╖ Chi saranno i musicisti che vi accompagneranno in tour?

Gilmour: ôCi saranno gli stesi dellÆultima tournΘe: Jon Carin alle tastiere, Tim Renwick alla chitarra, Guy Pratt al basso e Gary Wallis alla batteriaö.

╖ Si era parlato molto insistentemente, per questo tour, di una riunione a Roger Waters?

Gilmour: ôNon lo vediamo e non ci parliamo dal 1982. Non abbiamo neanche visto, nΘ sentito le sue ultime coseö.

╖ Avete ancora dei contatti con Syd Barrett?

Gilmour: ôNon lÆabbiamo pi∙ sentito, anche perchΘ lui non ci telefona maiö.

╖ Cosa ricordate del concerto di Venezia?

Gilmour: ôNoi ci siamo divertiti, ma il Comune non ha mantenuto le promesse forniture di vettovaglie, di servizi igienici e di puliziaö.

E con questa domanda Φ terminata la scialba conferenza dei Pink Floyd, organizzata probabilmente per fare un piacere e recare un poÆ di pubblicitα allo sponsor ed ai vari organizzatori nazionali. Il primo, la Volkswagen, ha cos∞ potuto annunciare che ôa gennaio sarα presentato un modello particolare di una nostra autovettura, battezzata Pink Floyd. Quale? Non lo sappiamo ancoraö. Interpellato sullÆargomento, Nick Mason, grande appassionato dÆauto, ha dichiarato: ôNon so se lÆauto farα parte della mia collezione personale, so solo che Φ unÆauto da rockstar creata per i nostri fan. A me piace guidare la Maserati, ma adesso non lo potr≥ fare per un anno e mezzo. Tanto saremo impegnati col nostro tourö.

LÆorganizzatore della tournΘe italiana dei Pink Floyd sarα Fran Tomasi, lo stesso che organizz≥ i due concerti di Modena del 1988 ed il tour italiano del 1989, culminato con lÆinfelice parentesi dello spettacolo di Venezia, che caus≥ polemiche a non finire. Riguardo alle motivazioni che hanno spinto il gruppo ad organizzare una conferenza stampa cos∞ anticipata rispetto al solito, Fran Tomasi ha precisato: ôPer rispettare i tempi degli altri organizzatori delle date europee. Il gruppo ha voluto che tutti ci accordassimo, assieme, per una migliore riuscita dello showö. Sarα, ma quando qualcuno gli ha rammentato che girano voci che tra lui ed i Pink Floyd ci sia un sospeso relativo al loro tour italiano dellÆ88-89, egli ha minimizzato: ôSi tratta di poca robaö. Poi ha contrattaccato: ôHo dovuto faticare moltissimo per riuscire ad organizzare questo nuovo tour; in Italia mancano gli spazi e molte amministrazioni comunali sono miopi. Da noi i Pink Floyd arriveranno a settembre, un brutto periodo per ottenere gli stadi, con lÆinizio del campionato di calcio e la solita resistenza passiva nei confronti del rockö.

Lo show dei Pink Floyd si preannuncia ricchissimo di effetti speciali e, come ogni tournΘe, il gruppo porterα in scena uno spettacolo grandioso; il palco, uno dei pi∙ grandi e complessi finora visti, sarα trasportato da 48 camion e montato in tre giorni da 120 persone. Per evitare intoppi al tour, la produzione ne avrα a disposizione diversi, tutti perfettamente uguali, come si era giα verificato allÆepoca del tour di A Momentary Lapse Of Reason.